Come recuperare i documenti essenziali per compilare la dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi è uno dei momenti fondamentali. Ogni anno, a giugno, l’Agenzia delle Entrate si prepara per le ricezioni e gli italiani dovranno denunciare e versare le proprie imposte per mantenere attivo l’apparato statale.

Da qualche anno l’Erario mette a disposizione dei contribuenti la “dichiarazione dei redditi precompilata” che deve essere semplicemente controllata e, successivamente inviata. In questo modo il contribuente viene alleggerito dal peso di doversela compilare in autonomia.

Chi non si fida dei dati presenti nella dichiarazione precompilata è, tuttavia, libero di compilare adeguatamente il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche. Per fare ciò sono necessari alcuni documenti come la carta d’identità, codice fiscale e documenti fiscali relativi a Certificazione Unica o Certificazione Unica Dipendente.


Potrebbero essere parecchi gli inconvenienti dovuti all’assenza di uno o più di questi dati. Il primo rischio è quello di non riuscire proprio a presentare la dichiarazione, finendo per direttissima nel mirino dei controlli con l’applicazione di pesanti sanzioni.

Per compilare adeguatamente la dichiarazione dei redditi questi documenti sono fondamentali, quindi come posso eventualmente ovviare alla loro assenza? Alle volte, infatti, gli imprevisti possono capitare. In questi frangenti, urge non farsi prendere dal panico perché ogni singolo documento è sostituibile o, in alternativa, ovviabile.

Documenti d’identità: essenziali o sostituibili?

La carta d’identità è facilmente sostituibile. La patente può tranquillamente fare le veci della tessera di riconoscimento. Infatti, per accedere ai servizi fiscali è sufficiente essere in possesso di un documento che sia dotato di foto di riconoscimento. È indifferente quale dei due verrà presentato al CAF. Discorso diverso, invece, nel caso vengano smarriti entrambi: in questo frangente è necessario presentare un documento che attesti la nostra identità.

In caso di furto o smarrimento di entrambi i nostri documenti di identità, le forze dell’ordine rilasciano un attestato che fa le veci dei nostri identificativi. Lo si può usare sia per farsi riconoscere negli enti pubblici quali banca o poste, sia per viaggiare nella zona Euro tutelata dal trattato di Shenghen, sia per guidare. Anche per la dichiarazione dei redditi, è possibile utilizzare questo documento sostitutivo.

Come sostituire il codice fiscale in caso di smarrimento

Per quanto riguarda, invece, il codice fiscale, esistono varie funzioni. Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, è necessario un documento del tutto simile a quello che viene emesso per la carta d’identità. È l’unico modo per accedere a determinati servizi senza il tesserino sanitario con sé.

Per i servizi più semplici, invece, come l’intestazione di uno scontrino fiscale della farmacia basta avere con sé il proprio codice fiscale per iscritto o ricordarlo a memoria. Per ricordarlo in fretta, può essere utile tenere sempre avere a portata di mano un portale in grado di calcolare velocemente il proprio codice fiscale.

Quando si vuole fare uso di questo strumento è necessario tenere a mente le informazioni essenziali per un corretto calcolo del codice fiscale. Ovviamente, si inizia con cognome e nome, che compongono le prime sei lettere dell’identificativo alfanumerico, la data di nascita, che contribuisce con i successivi cinque caratteri (quattro numeri e una lettera) e il proprio comune di nascita, che viene espresso attraverso il codice catastale. Questo viene espresso attraverso l’uso di una lettera e tre numeri.

Nel caso l’intestatario del codice fiscale non sia di origini italiane o, semplicemente, sia nato all’estero, il codice catastale del comune viene sostituito dalla lettera zeta e da una serie di tre numeri che serve per indicare lo stato di nascita.

Infine, l’ultimo dei sedici caratteri è una lettera che viene calcolata attraverso un particolare algoritmo dettato da una corrispondenza tra lettere e numeri. Quello è difficilmente calcolabile a mente e per questo è preferibile affidarsi sempre a un calcolatore online.

Come recuperare la certificazione unica in caso di inadempimento.

Infine, il Certificato Unico Dipendente o semplicemente Certificazione Unica. Questo è il documento relativamente più semplice da ottenere e conservare e, allo stesso tempo, il più difficile da reperire in caso di smarrimento. Il datore di lavoro, infatti, è obbligato per legge a inoltrare il documento e a conservarlo per un determinato arco temporale.

Il CUD viene generalmente inoltrato via mail dall’azienda. Queste mail possono essere facilmente conservate nella nostra posta elettronica o su pc. Arrivano, in genere, nel periodo compreso tra marzo e aprile e questo documento va conservato entro la data della dichiarazione della denuncia dei redditi.

Si ottiene un CUD per ogni posto di lavoro presso cui avete lavorato nel corso dell’anno. Una volta raccolti tutti i dati necessari, il CAF sarà in grado di calcolare la cifra dovuta allo stato.
In caso il documento non vi fosse stato recapitato, dovreste chiederlo ai vostri datori di lavoro. In caso di mancato inoltro del documento, potete rivolgervi al sindacato e denunciarlo per inadempimento. Solo in questo modo sarete al sicuro da qualsiasi tipo di rappresaglia da parte dello stato. Per recupera il CUD smarrito puoi anche seguire le indicazioni riportate nel sito Altroconsumo.

Ci sono diverse cose da considerare in merito. Lo Stato, generalmente, prevede delle sanzioni in termini pecuniari in caso di inadempimento delle tasse. Avete tempo fino a dicembre per saldare il vostro debito senza incorrere in sanzioni. In alternativa, ci sarà una multa in caso di mancato pagamento proporzionale al tempo e alla quota da saldare.