Risorse umane, come si diventa HR manager?

Sentiamo spesso parlare dell’HR (Human Resources) Manager, del ruolo che oggi ricopre nelle aziende e delle relative responsabilità di cui si fa carico. Ma chi è questo professionista? Il Manager delle Risorse Umane è una delle figure professionali strategiche all’interno di un’azienda. Si tratta di un figura chiamata ad assumersi il completo controllo del comparto “dipendenti” in tutti i suoi aspetti. Dunque, non solo opera per prevenire o contrastare gravi fenomeni di mobbing, di bullismo o body shaming, ma si occupa anche di formazione, gestione, valutazione, collocazione e guida di tutto il personale dipendente. Si tratta insomma di una figura di primo piano per ogni grande azienda, non a caso inserito nella lista dei 50 “Best Jobs” in America del 2022 di Forbes. I “Best Jobs” vengono classificati in base al potenziale di guadagno, alla soddisfazione sul lavoro e al numero di offerte di lavoro.

Ma come si diventa HR manager? La formazione

Partendo dal percorso accademico, per poter diventare HR Manager è necessario aver conseguito almeno una laurea triennale, anche se si consiglia il conseguimento di una laurea magistrale. Infatti, numerosi datori di lavoro sono più favorevoli ad assumere specialisti in risorse umane con un titolo di studio di secondo livello.

Con riguardo il percorso di studi a cui accedere si consiglia o un corso in Business administration o qualche indirizzo afferente sempre nell’ambito dell’area economica. Non mancano specialisti che hanno conseguito una laurea in psicologia, giurisprudenza o sociologia. Ci si può specializzare sia frequentando università tradizionali che atenei telematici: le discipline di un master in risorse umane online naturalmente sono le stesse che vengono approfondite nelle università classiche. La metodologia e-learning è quella che oggi sta facendo registrare un numero elevato di immatricolati in quanto consente di seguire i corsi in ogni momento della giornata a seconda dei propri impegni, grazie alla presenza di lezioni su piattaforme accessibili 24 ore su 24. È il caso ad esempio dei percorsi post laurea offerti dall’Università degli Studi Niccolò Cusano.

A prescindere dal tipo di metodologia, ciò che rileva è: l’appartenenza all’area umanistica o economica della laurea conseguita, che si posseggono livelli alti di conoscenze linguistiche e che si sia disposti ad un costante aggiornamento.

Le competenze dell’HR manager

Questo professionista riveste un ruolo fondamentale nell’azienda. Partendo dall’assunto che i dipendenti sono considerati capitale umano dal valore altissimo, è necessario che l’HR Manager abbia acquisito durante la sua formazione le competenze e le conoscenze che renderanno agevole la gestione delle risorse umane. 

Tra le competenze che questa figura è chiamata a possedere è quella legata all’attività di recruiting, ossia di ricerca del personale. In questo caso il professionista coopererà con i vertici al fine di individuare la risorsa più adatta alle esigenze dell’azienda. Si occupa quindi di redigere e pubblicare l’offerta di lavoro, selezionare i CV e svolgere i colloqui di lavoro. È chiamato inoltre a negoziare i termini contrattuali in fase di assunzione del personale così da bilanciare le richieste economiche del dipendente e il budget aziendale.

Poi la gestione delle risorse umane vera e propria. LHR manager coopera con l’amministrazione del personale attraverso l’ausilio di software specifici. In questo caso il professionista avrà la possibilità di monitorare l’avanzamento di carriera e le politiche di compensation (aumenti di stipendio, inquadramento, bonus, benefits) del singolo dipendente, o anche quando se ne ravvisi la necessità, anche le procedure di dimissioni e licenziamento. Infine, è anche chiamato a instaurare relazioni sindacali.